Balbuzie
Cos'è la balbuzie?
La balbuzie è una disfluenza verbale caratterizzata da prolungamenti di suono, blocchi, ripetizioni del singolo suono o della sillaba. Si tratta di un disturbo complesso, determinato dalla combinazione di fattori fisiologici e psicologici, derivanti da aspetti genetici e ambientali. La balbuzie presenta due tipi di sintomatologia:
- Sintomi primari: prolungamenti, blocchi, ripetizioni che impediscono alla persona di produrre “ciò che intende dire come lo vorrebbe dire”
- Sintomi secondari: emozioni negative (paura, imbarazzo, ansia, vergogna) che portano il soggetto ad avere un’attitudine comunicativa negativa.
La balbuzie esordisce tipicamente nella prima infanzia, nella maggior parte dei casi fra i 2 e i 4 anni. L’incidenza di soggetti che sviluppano un disturbo di fluenza durante il corso della propria vita è compreso tra il 5 e l’8%.
La balbuzie fisiologica
La balbuzie nei bambini fra i 2 e i 3 anni non è sempre indice di un disturbo, infatti circa il 17% dei bambini in questa fascia d’età presenta un periodo di balbuzie fisiologica durante lo sviluppo linguistico. Circa i due terzi di questi bambini vanno incontro ad una risoluzione spontanea della balbuzie nell’arco di 6-12 mesi dall’insorgenza, altri invece possono riscontrare una cronicizzazione del disturbo.
I principali fattori di rischio alla cronicizzazione sono:
- Familiarità per la balbuzie
- Reazioni emotive negative
- Tensione muscolare e alterazione del ritmo respiratorio
- Tempo trascorso dall’insorgenza del disturbo
- Quantità di unità ripetute e pause silenti.
Cosa fare per aiutare questi bambini?
Se il tuo bambino ha iniziato a ripetere dei suoni o a bloccarsi mentre parla e la difficoltà è presente già da diverse settimane, non tardare a contattare un logopedista.
La consulenza del logopedista ti permetterà di conoscere meglio il disturbo, di monitorarne lo sviluppo per alcuni mesi e di apprendere il comportamento comunicativo migliore per aiutare il tuo bambino. Infatti, il trattamento della balbuzie infantile è in primo luogo un trattamento indiretto, ovvero indirizzato ai genitori, ai quali vengono spiegati i comportamenti e le reazioni da avere nei confronti delle difficoltà del figlio, per evitare la cronicizzazione del disturbo e la comparsa di reazioni emotive negative. Solo se i sintomi non regrediscono in circa 6-12 mesi, o se sono presenti particolari fattori prognostici negativi, ad esempio attitudine comunicativa negativa, viene effettuato un trattamento diretto, durante il quale il logopedista lavora con il bambino.
In alcuni casi può essere utile affiancare il trattamento logopedico con un sostegno psicologico per il bambino e/o per la famiglia.
Se stai cercando una Logopedista per la Balbuzie a Arco o Riva del Garda, non esitare a contattarmi per fissare un primo incontro!
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